Luoghi

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. ;Fato
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    HQK1aet



    Edited by 'marcie - 7/7/2015, 22:01
     
    Top
    .
  2. ;Fato
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    luoghi magici d'Italia

    Inscrivere l'Italia magica in un unico grande stereotipo e impossibile, oltre che potenzialmente offensivo. Con una geografia così varia e frammentata, e culture che variano di regione in regione quando non di paese in paese, anche la società magica è molto variegata. Ogni grande città ha i suoi edifici nascosti, le sue abitazioni più grandi all'interno o semplicemente una collezione di vicini bizzarri che non si presentano mai alle riunioni di condominio. Ovviamente i maghi sono partecipanti della cultura del luogo in cui vivono, e ogni comunità, piccola o grande che sia, ha le sue caratteristiche territoriali.
    Per spostarsi da una città all'altra, l'uso della metropolvere è molto meno diffuso, anche per una discreta inferiorità numerica dei camini presenti in ogni casa, rispetto alla più fredda Inghilterra. Se la materializzazione è esclusiva dei maggiorenni e le scope inadatte ai viaggi di famiglia, molti maghi italiani si adeguano ai trasporti pubblici: le passaporta. Ve ne sono parecchie, almeno una in ogni grande città, soprattutto se turistica, ma anche vicino a eventuali attrazioni culturali, anche isolate, per permettere ai maghi stranieri di visitare le bellezze italiane.


    Roma

    Piazza Quattro Fontane C'è un importante punto di transito che è un riferimento, e quasi uno status quo, per i maghi e le streghe romani: si tratta di Piazza Quattro Fontane, al centro di Roma. Questa storica piazza è formata dall’incrocio di due strade, e nonostante sia significativa anche dal punto di vista artistico e culturale babbano, ciò che è veramente importante per la comunità magica sono le fontane da cui prende il nome. Ognuna di esse, infatti, costituisce una Passaporta per altrettanti luoghi magici Romani:
    - La Fontana del Tevere porta alla Banca dei Maghi
    - La Fontana dell’Arno porta al Colle Apuleio
    - La Fontana di Diana porta al Ministero della Magia
    - La Fontana di Giunone porta all’Ospedale di San Celso
    Facendo attenzione a non farsi vedere dai babbani, ai maghi basta appoggiarsi al bordo della fontana, sfiorandola con la bacchetta. La fontana assorbirà letteralmente il mago, trasportandolo poi fino al luogo scelto. Ovviamente questo incantesimo è invisibile ai babbani, i quali, per qualche motivo, troveranno improvvisamente molto fastidiosa la vista delle statue, volgendo automaticamente lo sguardo altrove. Esistono ovviamente molti altri modi per recarsi in questi luoghi, dalla passaporta alla metropolvere alla materializzazione, e in effetti la maggior parte dei maghi e delle streghe non utilizza la Piazza per i suoi spostamenti, perché sarebbe scomodo e farebbe sicuramente perdere tempo. Tuttavia i Romani, come punto d'onore, si rifiutano di usare altri mezzi di trasporto se non questo per recarsi nei quattro importanti luoghi magici.

    Colle Apuleio L'Apuleio esiste da tanto tempo quanto gli altri famosi sette colli di Roma… tuttavia questo fatto è sconosciuto ai babbani. Si dice che fu lo stesso monaco che esiliò il Monastero di Abaris sulla sua isola remota, a celare con un potentissimo incantesimo quel colle alla vista e alla memoria dei non-maghi. Tale incantesimo continua a perdurare, ed è un bene, in quanto su quel colle è presente uno dei pochi insediamenti totalmente magici d’Italia. È inoltre la sede di un florido mercato e numerosi negozi, nei quali i Maghi e le Streghe fanno i loro acquisti, nonché sede di uno degli unici tre negozi in tutt’Italia (Calderoni e Ottoni) a vendere le Spille della scuola di Abaris, indispensabili per le Assegnazioni.

    Ministero Il motivo per cui a Roma sembra impossibile costruire nuove linee metropolitane? Sarà che gran parte del sottosuolo è occupata dal Ministero. I Ministeri del mondo magico sono identici in tutte le parti del mondo. Ciò significa che la politica Magica non funziona come quella Babbana. Non c’è un presidente della repubblica Magico, né un sistema bicamerale. Inoltre il Ministero della Magia Italiano è, per un fatto di sicurezza, assolutamente segreto, a causa della Chiesa Cattolica, che a distanza di secoli dalla scissione continua a creare problemi.


    Venezia

    Quando Ann Radcliffe scriveva che Venezia non poteva che essere stata evocata dal mare dai poteri di una grande incantatrice, probabilmente era consapevole del fatto che quella fosse la verità.
    Fu infatti merito di una maga alquanto potente, il cui nome non è mai giunto a noi, ma che le leggende vogliono di origine croata, se vennero gettate le fondamenta dei primi insediamenti lagunari, sia magici che non. Fin dalla sua nascita, quindi, Venezia è stata una città dalla doppia faccia: per ogni palazzo babbano che veniva eretto, lo stesso accadeva per uno magico, nascosto alla vista dei più grazie ai più disparati incantesimi. Alcune delle famiglie purosangue più nobili sono originarie della zona (durante l’epoca Rinascimentale se ne contavano addirittura tredici diversi nuclei), e questo ha sicuramente dato vita a una certa quantità di scontri, abilmente mimetizzati tra quelli sei comuni signorotti del luogo.
    Al giorno d’oggi, la dimensione della città è stimata di essere almeno il doppio rispetto a quella riportata nelle cartine dei non maghi. In ogni vicolo, in ogni palazzo apparentemente abbandonato, persino di fronte ai più famosi monumenti, si nascondono le case dei maghi, talvolta ripiegate su loro stesse, a volte sospese e invisibili sui tratti marittimi, ma innegabilmente facenti parte di una delle più grandi comunità magiche italiane.

    Michele di Sotto Non è un caso, quindi, che a fianco di questa Venezia segreta, costruita negli spazi lasciati dalla città babbana, vi sia una delle più prolifiche realtà commerciali: il Mercato di Michele di Sotto.
    L’isola di San Michele sarebbe già sorprendente di suo: adibita fin dal 1800 a cimitero monumentale della città, oggi praticamente un isola solamente dedicata alla morte e all’arte che ne consegue. Non sono solo però i cadaveri e i piangenti visitatori a frequentarla. Nessuno si meraviglia troppo nel notare sempre una certa folla attorno a uno dei mausolei più imponenti, quello della famiglia Cittato, ma sicuro parecchi babbani si stupirebbero se potessero accorgersi con quanta velocità queste grandi quantità di persone sembrino sparirvi all’interno.
    Il mausoleo, infatti, non è altro che l’ingresso per la brulicante città sotterranea del Mercato.
    La cittadina sembra la sorella segreta nascosta in soffitta della Venezia all’aria aperta: i canali che costeggiano le stradine sembrano desiderosi di sputare mostri marini da un momento all’altro, e le case, inequivocabilmente frutto di un’architettura magica di inizio ottocento, sono soffocate tra le calli di pietra e il soffitto di roccia e nonostante le bancarelle in strada possano provocare fieristica simpatia, le persone dietro di esse che ti porgono i prodotti non sono le stesse a cui affideresti il tuo pesce rosso adorato. Il Mercato di San Michele di Sotto è un mercato sotterraneo, ed è chiaro che lo sia in più di un solo senso della parola. La cittadina infatti pullula di quel tipo di negozi che difficilmente si incontrano per le calli della Serenissima: tassidermisti di animali magici, venditori di antiquariato sospetto, banchette di spezie non necessariamente di uso culinario e qualche negozietto dall’aria troppo rispettabile perché non stia nascondendo qualcosa. In realtà, oltre all’atmosfera oscura, non è un luogo pericoloso in sé, anzi attira ogni anno tantissimi turisti amanti del bizzarro e ragazzetti alla ricerca di mete alternative. Certo è consigliabile ascoltare i consigli di certi negozianti (perché se non vogliono venderti quel preciso oggetto probabilmente hanno le loro buone ragioni) e del proprio buon senso che invita a non comprare quelle radici dal tipo in impermeabile nascosto nel vicolo. Questo non vuole dire però che non si possano trovare cose interessantissime da acquistare. Molte delle attività dall’aria sinistra nascondono in realtà innocui mercatini di bizzarrie magiche, la cui unica minaccia è l’ignoranza dello stesso negoziante riguardo l’utilizzo o la pericolosità. Ma non pochi oggetti ritenuti ormai perduti sono stati acquistati per poche monete proprio al Mercato di San Michele di Sotto.
    La Venezia Magica è ideata e scritta da Sen·boo



    Avete altri luoghi da proporre? Fatelo qui

    Edited by sen·boo - 6/7/2015, 23:26
     
    Top
    .
1 replies since 27/6/2015, 21:16   478 views
  Share  
.